La mostra CONCERTINO per il mare è incentrata su un ampio progetto di ricerca di Renato Leotta (1982, vive e lavora a Torino e Siracusa) che affonda le sue radici nell’osservazione dell’ecosistema dei fondali del Mar Mediterraneo. Proponendo una possibile forma di comunicazione interspecie, l’artista ha interpretato la struttura interna delle foglie di Posidonia oceanica leggendole come fossero una partitura musicale. Tale processo ha prodotto tracce sonore udibili dall’orecchio umano che Leotta ha organizzato in una installazione sonora e in un vero e proprio concerto eseguito dal vivo. Portando all’attenzione l’importanza di un ecosistema circolare, CONCERTINO per il mare invita ad ascoltare storie di migrazione, adattamento, incontri e lotte per la sopravvivenza attraverso il tempo, da un passato lontano fino a un futuro incerto. Allestita nelle sale storiche del Castello, la mostra presenta l’installazione sonora per la prima volta in dialogo con una serie di stampe fotografiche realizzate con tecniche sperimentali e gli spartiti originali sui quali l’artista ha trascritto le note musicali e tracciato appunti sul progetto.
Concerto del 4 novembre a cura di Marianna Vecellio
Artisti in guerra. Da Francisco Goya a Salvador Dalí, Pablo Picasso, Lee Miller, Zoran Mušič, Alberto Burri, Fabio Mauri, Bracha L. Ettinger, Anri Sala, Michael Rakowitz, Dinh Q. Lê, Vu Giang Huong, Rahraw Omarzad e Nikita Kadan
La mostra prende spunto dai Desastres de la Guerra (Disastri della guerra), 1810-1815, di Francisco José de Goya y Lucientes e sviluppa il tema della guerra e della soggettività post traumatica attraverso opere storiche e nuovi progetti di importanti artisti contemporanei.
Artisti in guerra include prestiti provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private italiane e internazionali oltre a due nuove committenze, opere inedite realizzate per l’occasione dall’artista afgano Rahraw Omarzad (Kabul, 1964), e l’artista ucraino Nikita Kadan (Kiev, 1982). Entrambi gli artisti condividono una pratica connessa a quella di promotori culturali offrendo un messaggio di grande impatto emotivo e umano oltre che sociale e politico. Originate a partire da scenari di conflitto e di profondi cambiamenti geopolitici, le loro prassi invitano a riflettere sull’importanza di trovare nell’espressione creativa narrazioni di cura e di pace.
Il percorso della mostra è integrato dalla presentazione nel Teatro del Museo di un programma video curato dall’artista ucraino Nikita Kadan con Giulia Colletti intitolato Una lettera dal fronte visibile il sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 18.
La mostra è realizzata grazie al contributo straordinario di
Si ringraziano Andrea Ruben Levi, Francesca Thyssen-Bornemisza e Giuliana Setari per il sostegno alla mostra
Si ringrazia inoltre TBA21 per aver co-commissionato il lavoro di Nikita Kadan e TBA21_on stage per il supporto a Rahraw Omarzad
Si ringrazia l’Esercito Italiano per la collaborazione alla realizzazione dell’opera di Rahraw Omarzad
Si ringrazia inoltre Carena – Fornace di Cambiano per la collaborazione tecnica alla realizzazione dell’opera di Nikita Kadan
Si ringrazia Fabio Cafagna per la collaborazione alla ricerca storica